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1999
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[Viva lItalia e lAdelaide Symphony
Orchestra]
Marco Zuccarini ha concepito ed eseguito in maniera fuori
del comune la musica del suo paese dorigine. Essendo
indigeno conosceva tutti i luoghi
da visitare, e leccitamento aumentava durante il
concerto, culminando in un elettrizzante finale. Anche
lorchestra era pervasa da questa passione
e ha reso al meglio in questa selezione di musica italiana
Dal
primo rullo dei tamburi nella Gazza Ladra
era evidente come Zuccarini conducesse lorchestra
con una disciplina incontrovertibile, offrendo una lettura
esperta ed equilibrata dell Italiana di Mendelssohn,
aperta con verve negli accordi incisivi dei fiati
Nel
grande spettacolo dei Pini di Roma di Respighi
il direttore ha allentato le sue redini, lanciando se
stesso e lorchestra in un torrente di suono magnifico,
specialmente nellultimo movimento
I miei applausi
per Zuccarini e lAdelaide Symphony Orchestra.
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Elizabeth Si1sbury,
The Advertiser, 20 Settembre1999 |
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NellItaliana di Mendelssohn cera
unenergia diversa, quasi lidea di un viaggio
sinfonico
il primo tempo non era spinto ed aveva
un sentimento del giusto, mentre lAndante
era pieno di contrasti resi con semplicità ed effetto.
Cerano momenti di tale eccitazione nel Saltarello,
che ha semplicemente volato
niente può superare
la direzione dei Pini di Roma di Zuccarini, che sembrava
a proprio agio manovrando le esigenze colossali del brano
con una forza che ha quasi scoperchiato il Town Hall
[nel
crescendo finale] ha scelto un tempo deliberatamente dilatato
che mirava ad un suono pieno e fraseggi lunghi
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Graham Strahle
The Adelaide Revievv, 16 Ottobre 1999 |
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Zuccarini è artista di prima classe
le
sue sonorità ricche sono geniali, le parti solistiche
emergono da accordi largamente spaziati in una partitura
piena di sottigliezze, dirette con sensibilità
La Quinta Sinfonia di Tchaikovsky è poco omogenea
come riconosciuto dallo stesso compositore, ma lunica
maniera di intepretarla è di portare un livello
costante di convinzione in tutto lopera, come
se il tutto fosse ispirato in maniera uguale. La performance
di Zuccarini ha fatto proprio questo, estraendo il climax
di unintensità tale da riempire di suoni
i spazi limitati del Town Hall
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Tristram Carey
The Australian, 1 Ottobre 1999 |
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Il Maestro Crea Musica Magica
Ogni tanto la miriade di fattori che costituiscono la
musica tornano felicemente a posto e il risultato è
magico, come nel concerto di venerdì sera. Utilizzando
il linguaggio del corpo estroverso ed energetico, Marco
Zuccarini ha assicurato alla West Australian Symphony
Orchestra una lettura acuta e impegnata della Sinfonia
Classica di Prokofieff, portando una chiarezza
sorprendente alle linee strumentali interne che in altri
occasioni appaiono come melma sonora. Era uno spiegarsi
rivelatorio del capolavoro di Prokofieff, delizioso
nel matrimonio fra musicalità ed ispirazione.
E stato un compendio di meraviglie, la Gavotta
in particolare seduceva lorecchio con una sorta
di rifluire del ritmo che ha incantato gli ascoltatori
Dal
podio Zuccarini [nel Concerto per pianoforte e orchestra
K 467 di Mozart ]era persuasivo quanto nella sinfonia
precedente, creando miracoli nellestrarre dalla
WASO un accompagnamento di stile e significato
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Neville Cohn
The West Australian Today, 4 Ottobre 1999 |
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